Zucchero: il più adatto a te
Un gesto semplice, che compiamo con naturalità tante volte al giorno. Aggiungere zucchero al nostro caffè, al latte della prima colazione, nella preparazione di un dolce e, persino, quando ci sentiamo un po’ giù e vogliamo recuperare subito le energie.
Zucchero: il bianco è il più diffuso
Il dolcificante più diffuso al mondo è il saccarosio, ottenuto dalla lavorazione della barbabietola o della canna da zucchero. Diventa di un bianco candido al termine della raffinazione, ma trattamenti chimici e fisici eliminano tutte le caratteristiche nutritive presenti sotto forma di vitamine e sali minerali. Il saccarosio aumenta, però, la produzione di insulina che provoca il calo di glucosio nel sangue e induce a mangiare altri dolci per ripristinare un’adeguata quantità di glucosio nel sangue.
Zucchero di canna: integrale o misto
Se si vuole consumare il vero zucchero di canna, bisogna accertare che i tratti di quello integrale. Altrimenti è possibile si stia utilizzando un prodotto misto in cui può esserci anche zucchero raffinato se non addirittura esclusivamente zucchero raffinato colorato chimicamente.
Lo zucchero integrale di canna è estratto dalla canna da zucchero ed evaporato. L’aspetto non è invitante, ma la polvere scura ha un sapore deciso che apporta all’organismo importanti sali minerali, che contribuiscono al funzionamento dell’insulina e al ridotto assorbimento del glucosio.
Zucchero: l’alternativa fruttosio
Al secondo posto tra i dolcificanti più diffusi c’è lo sciroppo di fruttosio, ottenuto dal mais. Sua caratteristica principale è che non fa aumentare la glicemia, pur avendo un potere dolcificante migliore del saccarosio. Risultato? Si tende ad usarne di meno.
Anche il fruttosio, se si esagera, presenta due importanti effetti collaterali.
Il primo è la resistenza insulinica. Il glucosio non è più spinto nelle cellule dall’insulina, la glicemia aumenta e il pancreas è sottoposto a un superlavoro.
Il secondo è la resistenza alla leptina, l’ormone che avvisa il sistema nervoso centrale che si è mangiato. Senza il senso di sazietà ci si predispone al sovrappeso e all’obesità.
Zucchero: tutto il dolce delle piante esotiche
Dalla pianta di agave si ottiene un dolcificante composto per lo più da fruttosio, ma è un prodotto non trattato in cui ci sono anche piccole quantità di sali minerali.
Dalla linfa dell’acero si ottiene uno sciroppo per ebollizione. C’è tanto saccarosio e potassio, calcio, magnesio, manganese, ferro e vitamine.
Dalla fermentazione di cereali come orzo, riso, mais e frumento si ottengono dolcificanti naturali dalla trasformazione di zuccheri complessi in zuccheri semplici. Contengono, oltre a discrete quantità di sali minerali anche proteine.